18 febbraio 1999
Caro Simone,
stai attento con il computer soprattutto con i giochi. C’è il
rischio di diventare ossessionati dal riuscire a colpire in tempo
la figura che si muove. So che ci sono anche dei giochi istruttivi, che
t’insegnano ad esempio a mettere assieme cose di-verse, a creare nuove
figure, a raccontare storie. Spero che siano questi ultimi i giochi che
più ti piacciono. Il solitario trovo che sia un gioco un po'
da persone tri-ste e sole. Proprio per questo si chiama così. Per
un ragazzo è fondamentale gio-care in compagnia. Comunque
con i giochi solitari al computer devi andarci pia-no.
C’è un bellissimo film di Charlot che si chiama Tempi Moderni.
Non so se l’hai visto. Fa vedere un operaio alla catena di montaggio che
avvita sempre gli stessi bulloni, ripete sempre lo stesso gesto. Finché
per lui diventa un’ossessione. Anche quando lascia la catena di montaggio
con le mani ripete il gesto. Con i giochi del computer c’è il rischio
di fare lo stesso, di prendere la realtà virtuale per quella ve-ra.
Nella lettera collettiva che vi ho mandato ho inserito un piccolo gioco
da fare con un bottone. L’ho fatto apposta per mostrare che per sviluppare
la fantasia non è necessario avere costosi strumenti. E poi un ragazzo
deve leggere, deve giocare a palla, deve studiare.
Morale. Va bene il computer, ma senza esagerare.
Salutami il tuo gatto. Quando i miei figli erano piccoli ne abbiamo
avuto anche noi.
Ciao
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